Nada Taberna e i colori della Spagna

Lo scorso sabato abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati nella nostra avventura serale da altre due persone. E conoscendo la buona forchetta di alcuni membri dell’allegra combriccola (noi siamo coloro che la guidano con le posate alzate e pronti alla carica), abbiamo pensato di portarli in un locale di cucina spagnola che conosciamo già da qualche anno grazie ad una promozione sul sito ormai scarno di weglue (vi prego riattivatelo, molte delle nostre più belle esperienze del sabato sera sono partite proprio da quei coupon!).

Nada Taberna si colloca nel centro di Somma Vesuviana, zona celebre per i piatti a base di stoccafisso. Il locale è unico nel suo genere; l’ambiente dal soffitto molto alto e dagli archi sotto i quali si situano alcuni tavoli sembra avere la struttura di un’antica stalla, che grazie alle pareti imbiancate e ai molteplici oggetti colorati – dal lampadario bianco gigante adornato da alcune lattine rosse di coca alle padelle in rame appese qua e là – assume un’aria spagnoleggiante, nonostante la sovrabbondanza di elementi che con la Spagna non hanno veramente niente a che fare. Particolarità della location sono anche il bagno dallo stile moderno e colorato, la saletta d’attesa con tanto di divanetti ubicata all’entrata e il piano ammezzato dove bisogna sedersi su dei cuscini a terra secondo la maniera araba e dove bisogna avere una buona coordinazione per tirare su il cestino delle vivande evitano sgradevoli inconvenienti a chi malauguratamente siede nella sala sottostante.  
Fortuna ha voluto che durante il tragitto per l’ambita meta ci sia venuto in mente di chiamare per prenotare. Azione che all’arrivo ci ha permesso di sgusciare tra le persone dall’aria sconsolata per l’attesa e di varcare subito la soglia, per raggiungere sotto un arco il nostro tavolo già pronto all’uso (da qui si può evincere una delle strategie per sopravvivere al sabato sera). Tuttavia, siamo rimasti alquanto sbalorditi nel notare che il locale fosse mezzo vuoto pur avendo una discreta fila all’entrata. Forse i tavoli erano tutti prenotati e dunque la parola “prenotazione”  è davvero la password per avere l’accesso al mondo di Nada Taberna.
Per questo locale consigliamo vivamente il menù degustazione, che permette di avere vari antipasti, la paella e la bevanda al prezzo di soli 10 euro (coperto compreso). Gli antipasti dalla qualità media comprendono degli straccetti di pizza fritta conditi con rucola, pomodori, olio e parmigiano, una crocchetta di patate insaporita da un lieve sentore di cipolla, delle patatine fritte con una salsa piccante non adatta ai deboli di cuore, dei chorizo al sugo (per chi come me non è aggiornato sulla cucina spagnola, si tratta di semplici salsicce) e un tegamino di deliziose melanzane condite con salsa, parmigiano e una bella dose di olio, che come tutti sanno aiuta il fisico a non dimagrire e rende ogni cosa più saporita. Per quanto riguarda la paella invece, si può decidere se averla di mare, di terra o mista. Nella finta indecisione, noi abbiamo optato per quella mista. Ora non essendo uno di quegli intenditori che hanno avuto la fortuna di provare la paella in più punti della Spagna, non posso darvi che il mio modesto parere e quello dei miei compagni di avventura, ovvero abbiamo giudicato la paella di Nada Taberna come molto gustosa e ben condita grazie alla tipica padella utilizzata per questa pietanza.
 
 



Insomma, il cibo non è mancato e anche l’atmosfera è stata molto piacevole, con tanto di musica spagnola in sottofondo. Il servizio è stato veloce, forse fin troppo, visto che per ben tre volte di seguito abbiamo visto portarci via i piatti ancor prima di fare la classica scarpetta napoletana. Infatti la cameriera con la velocità di Speedy Gonzales, benché sia messicano e non spagnolo, ci ha sottratto le stoviglie un attimo dopo aver alzato la forchetta causando il dispiacere della nostra piccola combriccola e lasciandoci con il pane asciutto a mezz’aria. D’altronde di sabato sera si cerca sempre di accelerare i tempi per liberare al più presto il tavolo, al fine di accontentare anche i poveri sfortunati clienti che avevamo sorpassato a inizio serata con grande nonchalance. Cosicché anche il conto è arrivato meno di due minuti dopo la fine del nostro pasto, consentendoci di pagare prima del consuetudinario tour alle toilettes.
In conclusione, ristorante economico e molto caratteristico che grazie alla quasi inesistente concorrenza nel campo della cucina spagnola ha vita facile. Ci torneremo sicuramente, come d’altra parte già facciamo da un paio d’anni nelle serate di fame piena.

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