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Un sabato sera al centro storico di Napoli

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Sabato sera ci siamo imbattuti nella giungla peggiore di tutte. Persone urlanti, fiumi di gente, motorini ruggenti, odori avvolgenti, piccole esplosioni e altri rumori molesti creavano l’atmosfera tipica del sabato sera nel centro storico di Napoli, a metà tra una piccola Baghdad e la movida di Ibiza in piena estate. Benché di solito ci teniamo alla larga da questo tipo di avventure così spinte e oltre i nostri limiti, ieri abbiamo deciso di immolarci per una giusta causa: mostrare la città a un nostro amico straniero. Inutile dire che, quanto a folklore, il centro storico di Napoli dà il meglio di sé il sabato sera, assumendo sfumature che di giorno si colgono di meno. In questo clima particolare, abbiamo deciso di portare il nostro amico alla pizzeria Decumani piuttosto che dal solito Sorbillo, sperando di evitare una fila troppo lunga. Purtroppo però, la partita di turno e la mole di gente non ci hanno aiutato e ci siamo ritrovati ad aspettare comunque la bellezza di un’ora ...

Un San Valentino con la figlia del Presidente

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Questo San Valentino abbiamo deciso di esprimere tutto il nostro amore….per il cibo. Ebbene sì, non ci siamo fatti scappare l’occasione di festeggiare mangiando e provando un nuovo locale. Dopo una lunga passeggiata nel centro storico di Napoli, il nostro cuore e la nostra pancia affamata, che reclamava cibo nel minor tempo possibile, ci hanno portato all'entrata della pizzeria “la figlia del presidente”. Dopo solo cinque minuti di attesa, siamo stati invitati ad entrare e siamo stati accompagnati al tavolo nella sala sottostante. Questa pizzeria sfrutta al meglio l’architettura storica di Napoli, poiché le mura e gli archi in mattoni di tufo si sposano al meglio con una mise en place moderna che richiama nei dettagli il tocco femminile della proprietaria. Dai numeri dei tavoli su piccole eleganti piastrelle appese al muro alle tovagliette di carta e i piatti con il disegno, stilizzato ma performante, della figlia del presidente su un profondo sfondo blu notte, la sala r...

Dorian Gray di nome, ma non nelle maniere

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Un sabato sera estivo abbiamo deciso di provare insieme ai nostri cugini in trasferta da Milano un rinomato locale sangiorgese che si chiama Dorian Gray. Essendo a conoscenza della lunga fila che orna ogni sabato sera l’entrata del pub, ci siamo recati al locale alle sette mezza, cosicché alle otto meno cinque avevamo già preso posto nella sala interna. Ambiente piccolo ma ben arredato secondo il classico stile dei pub inglesi, con un grande bancone per il bar all'entrata, tavoli e sgabelli di legno e quadri che richiamano la Londra ottocentesca misti a sciarpe delle più famose squadre di calcio europee. Sfortunatamente, l’impatto con il servizio è stato da subito pessimo. Dopo aver chiesto per due volte di ordinare, abbiamo aspettato mezz'ora prima che il famoso ragazzo delle ordinazioni si facesse vivo…..e per di più la sala era completamente vuota, ad eccezione di un solo tavolo già in procinto di mangiare. Inoltre la ripetitiva risposta dei camerieri alle nostre ...

Il Magnifico pub di Aversa

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Un sabato sera di fine settembre siamo stati invitati in un pub nella zona di Aversa, che si chiama Il Magnifico. In seguito abbiamo scoperto che questo locale ha due sedi, una proprio ad Aversa con un ambientazione più elegante, consigliata più per le coppie, e un’altra a Teverola con uno stile decisamente più insolito. Ovviamente noi abbiamo optato per la seconda con il desiderio di sperimentare qualcosa di nuovo. Dall’esterno il pub sembra non avere niente di diverso dagli altri, poiché presenta delle tavolate semplici all’aperto e un’entrata un po’ anonima, ad eccezione dell’insegna ben illuminata. Ma l’interno è un’altra storia. La prima sensazione che si sente entrando è di confusione e di claustrofobia, ma poi pian piano si inizia a mettere a fuoco la miriade di oggetti che affollano la sala. Fermo restando che è assolutamente sconsigliato a chi soffre di crisi epilettiche, il Magnifico ha uno stile tutto suo che richiama gli anni ‘90 americani. Nella sala non esiste un p...

Trattoria Vanvitelli: meglio una pizza che dieci portate

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Durante l’estate siamo stati invitati a festeggiare un gioioso evento alla Trattoria Vanvitelli, situata per l’appunto nell’ omonima piazza del Vomero. Le aspettative erano alte, poiché ci avevano anticipato un menù a base di pesce fresco. Dopo la cerimonia in chiesa ci siamo spostati nella vasta trattoria, composta da un tortuoso corridoio costeggiato da varie salette rivestite in mattoni chiari, secondo il nuovo stile rustico-chic, e da un’ampia veranda esterna   contenente un giardinetto ben curato sia nella posizione delle luci sia nell’architettura botanica.       La vista dei tavoli preparati per l’evento e delle luci sparse per il giardino all’imbrunire del sole insieme al cocktail di benvenuto, ci hanno lasciato a bocca aperta….almeno in un primo momento. Infatti, ad una seconda analisi dell’ambiente ci sono saltati agli occhi i due banconi da salumeria   posizionati in un angolo della veranda e gli altissimi palazzi che delimitano il giard...

Una big sorpresa al Big Family

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  Dopo qualche serata a casa un po’ per qualche doloretto e un po’ per pigrizia, qualche sabato fa abbiamo deciso di passare la nostra serata al Big Family , un pub situato nelle vicinanze del belvedere di San Sebastiano. Il locale offre un’ampia gamma di scelta, poiché permette di decidere tra panini, pizze e carne ed è generalmente molto frequentato. Questa premessa ci ha portato a passare l’intera giornata a chiamare ininterrottamente il pub per la prenotazione, trovando tuttavia il telefono sempre occupato oppure aspettando invano una risposta nelle poche volte in cui la linea risultava libera. Imperterriti abbiamo continuato a provare fino alle sette mezza di sera, quando finalmente riceviamo una risposta alquanto sconfortante….i posti erano tutti prenotati e non c’era neanche un angolo per due poveri disgraziati. Abbattuti e delusi abbiamo riattaccato sconsolati per cercare freneticamente un nuovo locale nel quale rifugiarci, ma ancor prima di giungere alla soluzione è s...

Sushi, sashimi e altro ancora

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Lo scorso sabato abbiamo costituito la compagnia della forchetta per affrontare insieme una sfida mastodontica, piena di trappole nascoste e di nemici pronti a colpirci nel nostro orgoglio. Questa volta però abbiamo sostituito le nostre forchette con bacchette giapponesi nere, luccicanti e dalla punta ben affilata per   trionfare in qualsiasi affondo nei piatti straripanti. La nostra missione era far fallire il ristorante giapponese svuotando completamente la cucina con la formula all you can eat. Saranno riusciti i nostri eroi a sopravvivere alla difficile impresa?     Ovviamente per formare la nostra combriccola, abbiamo scelto gli elementi che più di tutti hanno saputo dimostrare la loro abilità nel masticare, ingoiare e digerire. Una volta individuati li abbiamo contattati e li abbiamo messi al corrente dell’onorevole missione. L’appuntamento era per il pranzo, in modo da pagare 14,90 € a persona per questo menù che di sera aumenta al modico prezzo di 23,90€...