Dorian Gray di nome, ma non nelle maniere


Un sabato sera estivo abbiamo deciso di provare insieme ai nostri cugini in trasferta da Milano un rinomato locale sangiorgese che si chiama Dorian Gray. Essendo a conoscenza della lunga fila che orna ogni sabato sera l’entrata del pub, ci siamo recati al locale alle sette mezza, cosicché alle otto meno cinque avevamo già preso posto nella sala interna. Ambiente piccolo ma ben arredato secondo il classico stile dei pub inglesi, con un grande bancone per il bar all'entrata, tavoli e sgabelli di legno e quadri che richiamano la Londra ottocentesca misti a sciarpe delle più famose squadre di calcio europee.



Sfortunatamente, l’impatto con il servizio è stato da subito pessimo. Dopo aver chiesto per due volte di ordinare, abbiamo aspettato mezz'ora prima che il famoso ragazzo delle ordinazioni si facesse vivo…..e per di più la sala era completamente vuota, ad eccezione di un solo tavolo già in procinto di mangiare. Inoltre la ripetitiva risposta dei camerieri alle nostre pretese con la frase “il ragazzo sta venendo”, ci è sembrata una vera presa in giro, a meno che il ragazzo non stesse veramente venendo a piedi dal Polo Nord.

Quando il cameriere è finalmente arrivato, abbiamo ordinato, rassegnati ormai che anche per l’arrivo delle ordinazioni ci sarebbe voluto un po’.
Infatti, dopo 35 minuti di chiacchiere e risate sempre a stomaco vuoto, abbiamo finalmente ricevuto gli agognati panini, mentre della porzione di patatine ordinata come antipasto neanche l’ombra. Ovviamente ci è mancato il coraggio di imbarcarci in un’ulteriore attesa dalla quale potevamo non tornare mai più e così dopo aver finito di mangiare, abbiamo chiesto il conto segnalando il piatto mancante.

Per quanto riguarda il cibo, i panini erano senza infamia e senza gloria. Infatti se la carne era buona, l’assemblaggio degli ingredienti invece ci ha lasciato indifferenti. Di conseguenza, i prezzi un po’ più alti rispetto alla media non sono giustificati.


 

Quello che però ci ha veramente lasciato esterrefatti è stato veder servire prima di noi persone arrivate in un secondo momento, che hanno dimostrato di avere confidenza con lo staff. Questo fastidioso fenomeno ci ha permesso di capire che per questo pub la clientela non è tutta uguale, poiché non tutti sono serviti allo stesso  modo. La stessa cosa è capitata anche a un gruppo di ragazzi che è stato ignorato e servito per ultimo.
Ora, pur capendo che ci si aspetta un ordine e una mancia maggiore da persone più grandi di età, questo non giustifica a parer nostro la maleducazione nei confronti delle comitive di ragazzi, che restano comunque i clienti più frequenti del sabato sera.

In conclusione: panini nella media, prezzi alti e attesa veramente infinita.

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