Sushi, sashimi e altro ancora
Lo scorso sabato abbiamo costituito la compagnia della
forchetta per affrontare insieme una sfida mastodontica, piena di trappole
nascoste e di nemici pronti a colpirci nel nostro orgoglio. Questa volta però
abbiamo sostituito le nostre forchette con bacchette giapponesi nere,
luccicanti e dalla punta ben affilata per
trionfare in qualsiasi affondo nei piatti straripanti. La nostra
missione era far fallire il ristorante giapponese svuotando completamente la
cucina con la formula all you can eat.
Saranno riusciti i nostri eroi a sopravvivere alla difficile impresa?


Visto che ognuno si era ben preparato all’evento, chi
saltando la colazione e chi rimanendo leggero la sera precedente, abbiamo vinto
egregiamente questo primo round senza alcun problema. Tuttavia, i nostri
stomaci cominciavano a riempirsi, cosicché ci siamo limitati a ordinare solo
quattro primi; in seguito si è svolto il fulcro della guerra, poiché la
sovrabbondanza di riso non faceva che rallentare la nostra corsa,
fortunatamente conclusasi grazie all’intervento di due eroiche bocche della
compagnia. Nonostante tutti i piatti fossero buoni, hanno prevalso tra tutti il
riso con cotoletta e uovo (benché a noi italiani sembri un accoppiamento
stravagante) e il riso al curry.
A questo punto la battaglia si è inasprita e sfortunatamente
abbiamo dovuto abbandonare un nostro compagno, troppo pieno per proseguire. Gli
altri rimasti in campo invece imperterriti hanno ordinato la terza carrellata
di piatti, e nello specifico i secondi. Inutile dire che non ci siamo fatti
scappare un assaggio di tempura, accompagnata
da un altro gruppo di roll, una
frittella di verdure e degli spiedini di calamaro. Tra questi piatti abbiamo
apprezzato solo la tempura, mentre
gli altri sebbene fossero mediamente buoni non ci hanno stupito più di tanto e
soprattutto la frittella è risultata piuttosto pesante, tanto da richiedere un
sacrifico estremo per finirla.
Infine, ormai oltremodo sazi e dopo varie passeggiatine al
bagno per cercare di digerire, abbiamo deciso di arrenderci anche se non proprio
all’unanimità. La guerra era finita e sul tavolo si vedevano i resti dell’ardua
battaglia che ci ha consumato le energie, tanto da lasciarci in un leggero
stato catatonico. Quindi assonnati, abbiamo deciso di abbandonare il campo a
favore di un ritorno alla cultura italiana con un buon caffè.
Resoconto di questa faticosa giornata: avremo anche
perso la guerra, ma le facce esterrefatte dei nostri nemici a ogni nuovo ordine,
ci ha ripagato al pieno dei nostri sforzi. Locale da tornarci ma con
moderazione e dopo una bella dieta di recupero.
04/06/2017: abbiamo scoperto che il locale ha cambiato nome e menù. Ora si chiama Osaka Sushi Napoli.....l'avranno modificato per non farsi più trovare da noi???
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